Pavese tra mito e canzone con Marcorè e Barbarossa

Al Pavese Festival uno spettacolo tra parole, musica e memoria

Pavese tra mito e canzone con Marcorè e Barbarossa
Neri Marcorè e Luca Barbarossa al Pavese Festival

di Pierangelo Vacchetto

CULTURACi sono luoghi che parlano, anche in silenzio. Le colline di intorno a Santo Stefano Belbo sono tra questi: custodiscono le parole che Cesare Pavese ha lasciato sospese tra la terra e il cielo, tra l’ombra del mito e il battito vivo della provincia italiana. È in questo paesaggio dell’anima che si inserisce lo spettacolo portato in scena da Neri Marcorè e Luca Barbarossa, due voci diverse e complementari della cultura italiana: l’uno, attore, imitatore, narratore del nostro tempo; l’altro, cantautore di profondità rare, capace di dare voce alla fragilità umana con parole semplici e necessarie.

MUSICA E TEATRO PER RILEGGERE PAVESE

Nel loro lavoro congiunto, la musica e il teatro diventano strumenti per rileggere Pavese, per farlo vibrare in scena senza museificarlo, per restituire al pubblico l’inquietudine, il desiderio, l’attesa e la nostalgia che attraversano la sua opera. È un omaggio vivo, fatto di rispetto ma non di retorica, dove la letteratura incontra il palcoscenico e trova una nuova forma di respiro.

LETTERATURA, MITO E CANZONE D’AUTORE

Moby Dick, Dialoghi con Leucò hanno raccontato attraverso Melville e la balena, Odissea e Calipso i miti, le leggende dei mortali di ieri che ancora percorrono le vite degli uomini di oggi, letture affiancate da brani di De Gregori, Battiato, Guccini che hanno fatto da perfetto contrappunto ai brani pavesiani.

UN DIALOGO INTENSO TRA VOCE E MELODIA

Al Pavese Festival hanno raccontato un’avventura artistica, il valore della memoria e del misterioso potere che ha l’arte quando incontra il cuore delle persone. Hanno portano in scena uno spettacolo che intreccia poesia, canzone d’autore e teatro civile con il filo conduttore dell’opera di Cesare Pavese, evocata con sensibilità e ironia, in un dialogo intenso tra voce narrante e melodia a dimostrare come la cultura possa ancora essere uno spazio di incontro e riflessione.

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